Botti di Capodanno e prevenzione

//Botti di Capodanno e prevenzione

Luca Santamaria

Titolare del Polo di Educazione e Cultura cinofila
Family Dog’s

Le festività di Natale, e in particolare Capodanno, per il nostro cane sono sempre un gran punto interrogativo perché non sappiamo come reagirà a tutto quel gioco di luci presente in casa, nei giardini e nelle città ed in particolare come risponderà a quei rumori improvvisi provenienti dall’esterno.

Fermo restando che ogni soggetto è a sé e va valutato in quanto tale e per tempo da un professionista del settore che saprà intervenire in modo adeguato, occorre distinguere almeno due situazioni: quella in cui si tratti di un cucciolo appena adottato, di cui sappiamo con certezza la provenienza; e quella in cui si tratti di un adulto del quale sappiamo poco e niente del suo passato.

Il caso del cucciolo

Nel primo caso la cosa che dovremmo fare quando un cucciolo arriva in casa è abituarlo sin da subito ai rumori, dai più lievi ai più forti, gradualmente, senza mai sovraesporlo. Come possiamo fare? Il metodo più semplice è quello di fargli ascoltare, attraverso la tv o dei cd, il rumore di un temporale o dei fuochi d’artificio per esempio, prestando sempre molta attenzione alla sua reazione. Il cucciolo, infatti, non deve mai essere messo in difficoltà e se accenna comportamenti di timore o paura, deve essere riportato alla calma, interrompendo l’ascolto e tornando a un livello di volume più basso.

Durante l’ascolto del cd, inoltre, si possono fare delle attività piacevoli per lui, con quello che è il suo gioco preferito magari, in modo che la sua attenzione sia focalizzata sulla sensazione positiva e non su cosa succede intorno. Si tratta del cosiddetto “slittamento emozionale”, un graduale passaggio da un’emozione negativa a una positiva, da un evento che non piace a uno ludico che appaga.

Non facciamo l’errore di pensare che il cucciolo abbia di per sé una buona capacità di abituazione, perché la sua età lo permette, e che basti, per esempio, lasciarlo in giardino durante un temporale o i fuochi d’artificio perché queste diventino per lui delle situazioni normali. Non sovraesporre il soggetto significa proprio non catapultarlo in situazioni a lui sconosciute. L’abituazione è un processo che avviene gradualmente e lentamente, prestando attenzione a non creare traumi durante questo percorso.

Il caso dell’adulto

Tutto ciò che è stato detto per il cucciolo vale, in linea di massima, anche per un cane adulto che entra nella nostra vita per la prima volta e di cui sappiamo nulla o poco del suo passato. È possibile che al primo temporale mostri un malessere che dobbiamo cercare, in qualche modo, di mitigare. Come?

Nella nostra casa esiste quella che noi educatori chiamiamo impropriamente “base sicura”, ossia un luogo dove il nostro animale si rifugia, trova sollievo nei momenti di difficoltà e si rilassa. Può essere la camera da letto o il letto stesso, il bagno o a volte la doccia, per alcuni il kennel e per altri semplicemente la morbida cuccia. In un momento di paura probabilmente lui si rifuggerà lì, quel luogo gli dà sicurezza e noi dobbiamo semplicemente anticipare la sua esigenza, indirizzarlo e permettergli di occupare la sua “base sicura”.

A volte è la nostra stessa presenza a dare più tranquillità al cane in un momento di disagio, in tal caso basterà permettergli di starci accanto o nella stanza con noi, naturalmente senza cercare di rassicurarlo con coccole e carezze in maniera eccessiva, ma semplicemente con la nostra vicinanza. Non assecondiamolo, dunque, se attuerà un comportamento esagitato, ma non ignoriamolo neanche totalmente. Diamogli la giusta importanza e interveniamo nella misura in cui possiamo fornire sollievo al suo stato d’animo.

Un’altra cosa che può risultare utile è la compagnia di altri cani che non abbiano timore dell’evento in questione, poiché potrebbero diventare una guida per l’animale timoroso e un esempio da imitare.

Può essere una situazione da sfruttare per la notte di capodanno per esempio, da trascorrere tutti insieme, umani e non, esperienza tra l’altro bellissima, che io ripeto da sette anni

Luca Santamaria
www.lucafamilydogs.it