L’importanza dell’igiene orale nei cani

//L’importanza dell’igiene orale nei cani

Iniziamo con lo sfatare alcuni miti:

  1. LA CARIE È COMUNE TRA GLI ANIMALI
    In realtà la carie è comune tra gli uomini, ma relativamente rara nei cani e gatti. Le ragioni possono essere diverse: la saliva dei cani è meno acida di quella umana; cani e gatti non hanno specifiche specie batteriche responsabili di carie dentali; infine, le diete di cani e gatti contengono meno zuccheri di quelle umana.
  1. IL FLUORO FA BENE A DENTI E GENGIVE DI CANI E GATTI
    Il fluoro aiuta a prevenire la carie, che però è rara tra i cani e soprattutto non aiuta in caso di problemi gengivali, infatti i veterinari raccomandano dentifrici senza fluoro.
  1. L’ALITO CATTIVO E’ NORMALE, FA PARTE DELL’ “ESSERE CANE”
    Un alito cattivo persistente non è normale per un cane, ma spesso è segno di un problema gengivale nascosto. L’alito cattivo è infatti causato da composti solforosi volatili (VSC), prodotti da batteri presenti nella bocca del cane. Elevati livelli di VSC spesso sono correlati a disturbi gengivali.
  1. IL TARTARO PROVOCA DISTURBI GENGIVALI
    Non ci sono evidenze che il tartaro sia associato o causi disturbi gengivali, Tuttavia, crea una superficie in cui batteri, che causano la malattia, possono proliferare.
  1. CANI E GATTI NON SOFFRONO A CAUSA DI PROBLEMI GENGIVALI COME GLI ESSERI UMANI
    In realtà, mangiano perché ne hanno necessità ed è quindi difficile accorgersi che provino dolore.
    Dopo la cura, molti proprietari di cani riferiscono miglioramenti oltre le loro aspettative nel comportamento dei loro animali.

Studi1 hanno evidenziato come circa il 91% dei cani di età superiore ai tre anni soffra di problemi a denti e gengive. Nonostante siano disturbi molto comuni (soprattutto nei cani di piccola taglia e in alcune razze specifiche come i levrieri), il 90% dei proprietari di cani pensa che il proprio cane abbia denti e gengive sani!

E’ stato poi evidenziato come l’incidenza della parodontite sia maggiore nelle razze di piccola taglia. I cani di piccola taglia hanno infatti piccole mandibole, per lo stesso numero di denti, denti più grandi rispetto alle dimensioni del corpo e minor spazio interdentale.

Ma quali sono le conseguenze della paradontite? Il punto iniziale delle problematiche scaturisce dalla placca, per poi manifestarsi sotto forma di perdita di appetito, dolore e perdita di denti per arrivare addirittura, nei casi più gravi, a malattie dell’organismo.

I segni clinici più facilmente riscontrabili sono: gengive rosse o infiammate, gengive sanguinanti, alito cattivo, bava. Altri possibili segnali: cambiamenti nel comportamento del cane, sfregamento del muso, incapacità o scarsa volontà di aprire o chudere la bocca, cambiamento di temperamento, minore attività, socialità o voglia di masticare o giocare.

Fortunatamente prevenire si può, infatti la parodontite può essere di solito facilmente prevenuta attraverso lo spazzolamento quotidiano dei denti del cane. A tal proposito, sono stati creati alcuni snack specifici per l’igiene orale che possono ridurre la placca e la formazione del tartaro. Fra tutti troviamo sicuramente Pedigree DENTASTIX™, testato in 6 studi clinici dalla sua ideazione e lancio sul mercato avvenuto più di 10 anni fa.

Gli studi clinici hanno indagato molteplici aspetti del design del prodotto, così da assicurare l’efficacia in:

  • cani di diversa razza e taglia
  • eventuali variazioni della texture

Prendersi cura dell’igiene orale del proprio animale è più che mai importante per la sua salute!


1State of Pet Health 2014 Report