L’espressione di colpevolezza dei cani e i comportamenti sbagliati

//L’espressione di colpevolezza dei cani e i comportamenti sbagliati

Un proprietario torna a casa e, non appena apre la porta, vede che il cane si nasconde dietro al divano e da lì lo osserva sfuggendo lo sguardo e leccandosi il muso, con la testa bassa, le orecchie all’indietro, la zampa anteriore alzata e la coda bassa e con un movimento veloce. Il cane sa di essersi comportato male? O è semplicemente spaventato?

Nello studio del comportamento animale, si dovrebbe sempre applicare quella che è nota come “legge della parsimonia”. In questo modo, se ci sono due o più spiegazioni di uno stesso avvenimento, si dovrebbe sempre scegliere quella più semplice. In questo caso, pensare che il cane si nasconda perché si sente colpevole vuol dire riconoscere che i cani posseggono emozioni complesse (come la colpa, l’entusiasmo e l’orgoglio) e un codice morale che gli permette di distinguere tra bene e male. Tuttavia, la reazione del cane può avere una spiegazione molto più semplice.

Quando un cane si sente minacciato, può mostrare una serie di comportamenti di paura e sottomissione. In questa situazione, l’arrabbiatura del proprietario nello scoprire l’urina sul pavimento si può intuire attraverso il broncio, la tensione dei muscoli, il tono di voce grave e così via. Sono tutti segni chiari di minaccia propri della specie umana ai quali il cane può rispondere con segni di sottomissione o paura propri della specie canina.

Paura e colpa non sono la stessa cosa. La paura è un’emozione di base, comune a tutti gli animali, che compare quando si avverte un pericolo, mentre la colpa è un’emozione complessa che appare quando l’individuo realizza una trasgressione delle norme. Una recente indagine ha confermato che l’espressione del cane che i proprietari identificano come “ammissione di colpa” non è altro che una risposta istintiva o appresa rispetto al comportamento di minaccia del proprietario che non ha nulla a che vedere con il rispetto delle norme imposte.

Tornando allo scenario descritto all’inizio, molti proprietari raccontano di come il cane si nasconda prima che scoprano la sua urina, vale a dire prima che questi si arrabbino. In questo caso, il cane non sta rispondendo direttamente ai segni di arrabbiatura del proprietario, ma li sta anticipando. Nel passato di questo cane è probabile che ci siano stati episodi di minacce e punizioni ricevuti in situazioni simili. In questo modo, quando il cane riconosce la situazione (“il proprietario torna a casa” e “trova l’urina a terra”), già ha previsto che a questo punto succederà qualcosa di spiacevole, si spaventa e si nasconde. Di fatto, nelle case dove c’è più di un cane, se tutti i cani sono stati puniti per la presenza di una pozzanghera di urina, non sarà solo il cane “colpevole” a mostrare segni di paura in previsione della punizione, ma anche tutti gli altri.

Fino ad oggi non è stato dimostrato che i cani abbiano sentimenti di colpa. Per alcuni proprietari, l’“ammissione di colpa” del cane legittima l’utilizzo della punizione perché implica che l’animale abbia disubbidito volontariamente alle regole. Per il cane può essere molto importante che il proprietario comprenda la differenza tra paura e colpa, e sappia che dietro l’“espressione di colpevolezza” c’è un animale spaventato che risponde a una minaccia sociale.

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