Come comportarci quando il nostro animale non sta bene

//Come comportarci quando il nostro animale non sta bene

Mantenere la calma e agire prontamente sono i due imperativi per prestare il primo soccorso ai nostri animali prima di correre dal veterinario.

Arresto cardiaco

L’arresto cardiaco (noto anche come attacco di cuore) è una condizione clinica che si manifesta improvvisamente e che comporta l’arresto dei battiti cardiaci, impedendo l’afflusso di sangue e ossigeno agli organi vitali e al cervello.

Come riconoscerlo
Nel cane e nel gatto colpiti da arresto cardiaco la respirazione diventa improvvisamente affannosa e talvolta può anche interrompersi per qualche minuto. Le pupille sono dilatate, le mucose risultano cianotiche e l’animale non risponde agli stimoli, oltre a risultare in un grave stato di ipotermia. Anche una tosse persistente potrebbe essere sintomo di un problema cardiaco.

Cosa fare
Quando accade, è necessario agire immediatamente perché sono sufficienti 3-4 minuti di assenza di ossigeno per procurare gravi danni al cervello. In caso di cani di taglia media e grande distendiamo l’animale sul lato destro e inginocchiamoci di fronte a lui; posizioniamo gli arti anteriori del cane perpendicolari al corpo e poniamo le mani, una sull’altra, sul suo torace a livello del cuore. A questo punto comprimiamo ritmicamente il torace con una pressione moderata, per un conteggio di 2 e rilasciando per 1 secondo, 80-100 volte al minuto. Nei cani di taglia piccola si posizionano le mani su ogni emitorace dell’animale, più in basso del suo gomito, comprimendolo tra le mani ritmicamente per un conteggio di 2 e con un rilascio di 1, almeno 120 volte al minuto. Nei gatti, nei cuccioli e nelle razze toy si procede come nei cani di razza piccola, ma l’operazione deve essere compiuta con due dita.

È necessario verificare periodicamente il polso dell’animale palpando l’arteria femorale durante le operazioni di massaggio, che deve essere accompagnato anche da una manovra di respirazione artificiale. Se il cuore ricomincia a battere senza che la respirazione riprenda, cessiamo il massaggio e continuiamo la respirazione artificiale finché l’animale non respira autonomamente. A questo punto rechiamoci immediatamente dal veterinario.

Ferite da morso

Frequenti soprattutto nei cani e nei gatti maschi che se non sterilizzati possono dare vita a combattimenti per il territorio, talvolta possono essere anche molto gravi.

Cosa fare
Rasiamo la parte interessata, disinfettando la ferita. Portiamo quindi l’animale dal veterinario, l’unica persona in grado di valutare l’entità della ferita e le cure necessarie per la sua guarigione.

Soffocamento

Come riconoscerlo
Normalmente un animale che abbia ingerito nelle vie respiratorie un osso, un piccolo gioco o un pezzo di cibo tossisce insistentemente e ha gravi difficoltà a respirare. Si sentono rumori inspiratori forti e le mucose possono diventare bluastre per carenza di ossigeno ai tessuti.

Cosa fare
Se l’animale è cosciente, calmiamolo e lasciamolo tossire se tenta di espellere qualcosa. Se l’animale lo permette, ispezioniamo la bocca fino alla base della lingua, per verificare la presenza di corpi estranei; se presenti proviamo a estrarli con le dita con cautela, senza tirare troppo per non spaventare l’animale. Se l’animale è incosciente, tiriamogli la lingua fuori dalla bocca, posizionandola a lato; verifichiamo che respiri, se non lo fa pratichiamo la manovra di respirazione artificiale. Se non c’è escursione toracica pratichiamo la manovra di Heimlich: se il cane è di taglia grande, stendiamolo di lato, mettiamogli una mano sull’addome, nella parte inferiore della gabbia toracica e applichiamo 5 spinte addominali. Se non funziona, mettiamo il cane sulla schiena e mettiamo una mano al centro dell’addome, dando con il palmo 5 spinte addominali verso l’alto. Se abbiamo un gatto o un cane di media o piccola taglia, cingiamo l’animale con entrambe le braccia, appoggiando la sua testa e la parte superiore della schiena contro le nostre gambe. Facciamo un pugno con una mano: pratichiamo 5 spinte addominali verso l’alto con fermezza. Una volta che il corpo estraneo sia stato espulso, pratichiamo la respirazione artificiale e trasportiamo l’animale dal veterinario

 

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